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Associazione culturale che promuove la discussione, l'esposizione e la produzione di Arte Contemporanea nel territorio.
L'associazione culturale Terminal Art Project si costituisce nel giugno del 2013 con l'obbiettivo di promuovere l'arte contemporanea nella regione Marche ed in particolare nella provincia di Fermo.
Lo scopo è quello di creare uno spazio multifunzionale per la produzione ed esposizione delle arti visive e di aprire una discussione sulle tematiche del contemporaneo, che avvii un percorso programmatico di alto livello e rappresenti per la città un’occasione di confronto e di crescita. L'idea è di identificare un luogo incompiuto come il Terminal di Fermo in un "luogo simbolo" dove respirare arte e cultura. Un crocevia di esperienze internazionali e di presenze "locali ma connesse" in grado di trasformare un "Terminal" in un nuovo inizio dove la mobilità urbana possa fondersi con la mobilità culturale come valore aggiunto creando una piattaforma di apertura e di discussione sugli scenari urbani futuri. Il progetto vuole coinvolgere i giacimenti di capacità presenti nel territorio e creare delle connessioni e aperture verso il mondo dell'arte a livello nazionale e internazionale, in particolare l'associazione Terminal Art Project ha avviato un rapporto preferenziale con il sistema dell'Arte tedesco coinvolgendo nel progetto curatori, artisti e architetti che operano in strutture museali.
Esistono delle esperienze molto interessanti in tal proposito in Germania, in particolare i "Kunstverein", diffusi in maniera capillare sul territorio con lo scopo di diffondere l'arte contemporanea collocandosi tra le gallerie private e i musei, come modelli virtuosi e partecipativi . Tali strutture hanno avuto un ruolo fondamentale nella crescita sociale e culturale del paese facilitando i rapporti di scambio tra il mondo dell'arte e quello delle imprese. Abbiamo proposto al Comune di Fermo un piano di riconversione del Terminal, per rigenerare lo spazio pubblico , una struttura molto interessante dal punto di vista architettonico che si trova in uno dei punti di accesso alla città, progettata dallo studio Carmassi di Milano e costruita alla fine degli anni ’90, ma mai utilizzata così da rappresentare una lacerazione nella città.
Terminal Art Project nasce anche dalla necessità di individuare e rivitalizzare delle architetture in disuso, spesso frutto di speculazioni edilizie, e mira a ricostituirne una nuova identità, trasformandole da luoghi abbandonati a contenitori per le arti visive e per la cultura; un concept che include anche un’agenzia creativa che sviluppa la connessione tra arte, scuola ed economia in modo da creare sinergie trasversali con il territorio e le realtà internazionali. Il Terminal è diventato la prima piattaforma sperimentale di arte contemporanea della Regione Marche, riconosciuta come realtà unica nel suo genere. Le due edizioni della mostra, "Terminal Art Project 2013" e "Air Terminal 2014" – la prima con la direzione artistica di Stefanie Kreuzer e la successiva di Daniele Cudini – hanno aperto una significativa finestra internazionale sull’arte contemporanea, coinvolgendo artisti, musicisti, scrittori, architetti di fama internazionale, tra cui: Elisabetta Terragni (Studio Terragni, Como e New York), Martin Prenn e Thomas Stadler (Studio Stadler Prenn Architekten, Berlino), Stefanie Kreuzer (responsabile scientifico del Museo Morsbroich di Leverkusen, premiata per la migliore programmazione artistica museale 2009/2010 in tutta la Germania), Bernd Schliephake (responsabile tecnico K20 e K21, Düsseldorf), gli artisti Maik e Dirk Löbbert (Colonia) e Martina Sauter (Düsseldorf) Pippo Ciorra (MAXXI Roma), i musicisti Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura, lo scrittore e reporter Angelo Ferracuti (pubblicato da Guanda, Rizzoli, Einaudi, Feltrinelli, Laterza), Joseph Grima (curatore 1° Biennale di Architettura di Chicago 2015), Ippolito Pestellini Laparelli (OMA/AMO Olanda, curatore Monditalia alla Biennale di Architettura di Venezia 2014).